Rivoluzione o Guerra n°23

(Gennaio 2023)

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Impasse e contraddizioni della CCI con il “parassitismo”, la TCI e il GISC

L’atteggiamento politicamente responsabile e fraterno della delegazione della CCI alla riunione dell comitato NWBCW a Parigi – che saludiamo – può essere stato sorprendente. L’incontro non è stato organizzato su iniziativa dell’ GISC, che ha denunciato come “gruppo parassita” e “nuova officina dello Stato borghese” [1], e della TCI, che ha criticato per le sue concessioni opportunistiche al parassitismo? La presidenza di questa riunione, composta da tre compagni, non comprendeva forse due ex membri, Olivier e Juan, esclusi e pubblicamente denunciati dalla stampa internazionale come “nazisti, stalinisti, ladri, ricattatori, delinquenti, lumpen, calunniatori, provocatori, sbirri”? Eppure, all’incontro pubblico, nessuna denuncia dei presunti parassiti e poliziotti. Nessun avviso agli altri partecipanti che avrebbero partecipato a una riunione tenuta da un “agenzia di polizia”. [2] Nessun ultimatum che chieda l’esclusione dell’incontro... dei suoi stessi organizzatori.

O i membri e i simpatizzanti attivi che compongono la delegazione della CCI non credono a una sola parola delle risoluzioni e degli altri articoli pubblici che denunciano il GISC e i suoi membri – ai quali è altrimenti vietato partecipare alle riunioni pubbliche della CCI; oppure ha mostrato una concessione opportunistica particolarmente grave non solo al cosiddetto parassitismo, ma persino ai cosiddetti “gruppo poliziesco” [3]. Lasciamo la CCI con le sue contraddizioni sempre più evidenti e lampanti.

Il GISC, decembre 2022

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